martedì 5 maggio 2015

Ludovica e il pianoforte Pleyel - Peugeot

quando il mondo del design incontra quello della musica

la storica casa Pleyel, fabbrica parigina  che per due secoli ha costruito pianoforti apprezzati anche da grandi compositori ed esecutori  come Chopin e Liszt e che ora è stata travolta dalla concorrenza orientale, insieme a casa Peugeot, proprio l' altrettanto storica casa automobilistica francese all' avanguardia anche nel campo del design industriale, hanno  unito  le loro migliori forze e idee  per  creare  quest' opera d'arte

presentata per la prima volta al salone dell'  Auto di Parigi nel 2012, si tratta di una moderna, avveniristica reinterpretazione del pianoforte a coda, la tavola armonica e il corpo dello strumento realizzati in legno,  il piede e il coperchio sono invece in fibra di carbonio

l' aspetto è  un po' da pianoforte "spaziale",   ma la vera e rivoluzionaria  innovazione sta nella parte musicale, il meccanismo del pianoforte ribassato allo stesso livello della tastiera,  così che grazie a questo  incontro di tecnologia e design è possibile per l' ascoltatore osservare sempre le mani del pianista, da qualsiasi angolo si guardi l' esecutore, con un coinvolgimento particolare

un ' esperienza musicale completa infatti  non è mai solo acustica, anche la componente visuale del gesto musicale gioca ruolo  fondamentale per la percezione sensoriale ed emozionale complessiva

in ogni genere musicale, dal pop al classico,  tra l' ascolto di  musica registrata e la reale partecipazione a un concerto la differenza di coinvolgimento emotivo  è notevole

già in occasione del  Fuori Salone dello scorso anno l' avevo ammirato, presentato in una scenografia quasi magica, nella semioscurità, sullo sfondo una serie  filamenti in  nylon  rilucenti in un gioco di luci  di vari colori cangianti in una danza guidata dalla musica, un vero spettacolo di " son et lumière "

quest ' anno al Fuori Salone il pianoforte è stato ripresentato invece in  un vecchio capannone ristrutturato, un ambiente inondato  di luce chiara e uniforme e  questa volta inserito in una sorta di prato artificiale di  steli di plexiglas, che mossi  in armonia con le sonorità della tastiera, creavano la sensazione di un un moto ondoso, dal   quale lasciarsi cullare o nel quale leopardianamente dolcemente naufragare

il tutto grazie all ' impeto e passionalità,  alternati  alla delicatezza,  della pianista Ludovica De Bernardo, dal tocco preciso e dalla aggraziata gestualità musicale

A lei  dedico questo post per ringraziarla delle belle emozioni musicali che mi ha regalato e con i migliori auguri per la sua carriera di concertista















4 commenti:

  1. Un excelente trabajo en el que la estética y la limpieza son claves. El byn no tiene secretos para ti, Me encanta amigo Marco. Una delicia llena de sutileza y belleza. Un abrazo

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  2. Bellissime foto caro Marco! Complimenti!

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