mercoledì 27 febbraio 2013

auditorium

nel mio post intitolato  largo Mahler ho presentato l' aspetto esterno dell' Auditorium,  sede dell' Orchestra Verdi di Milano

ora è la volta di presentarne l' aspetto interno,   recupero del vecchio cinema - teatro Massimo  (architetto Alessandro Rimini,  1939),  con  rivestimento in pannelli in legno di pero, che esaltano  l' acustica e il piacere dell' aascolto  sonoro






sabato 16 febbraio 2013

cimento invernale

un tuffo e una nuotata nelle acque del  Naviglio Grande, presso il ponte di San Cristoforo, manifestazione organizzata dalla storica società Canottieri Olona fin dal lontano 1895

a parte l' aspetto non sempre invitante delle acque del canale è la stagione a rendere speciale la manifestazione:

l' ultima domenica di gennaio, a ridosso di quei tre "giorni della merla" ,   29. 30 e 31 gennaio,  considerati dalla tradizione milanese come i più freddi dell' anno

agli esordi era una specie di invito propagandistico allo sport del nuoto, al mare non si andava ancora e le piscine erano rare,
oggi il cimento invernale è rinato come manifestazione anche un po' sbruffona e goliardica, per mantenere una tradizione e celebrare il migliorato stato ecologico delle acque del naviglio, che dall' azzurro  Ticino hanno origine appena a valle del lago Maggiore  e all' un po' meno azzurro Ticino ritornano, presso la città di Pavia

quest' anno non solo nuoto,   anche esercizi di acrobatico equilibrismo sopra le gelide acque






                                    Leica M9, CV Ultron 28 mm e Elmarit M 90 mm



mercoledì 13 febbraio 2013

inverno


poesia e musica  nella canzone di De Andrè, qui nella dolce e malinconica versione di Battiato

sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine tra la terra e il cielo
ma tu che vai ma tu rimani
vedrai  la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un' altra estate
anche la luce sembra morire
nell' ombra incerta di un divenire
dove anche l' alba  diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera
ma tu che vai ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l' amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino
la terra stanca sotto la neve
dorme in  silenzio di un sonno greve
l' inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli da un alba antica
ma tu che stai   perchè rimani
un altro inverno tornerà domani
 cadrà altra neve  a consolare  i campi
cadrà altra neve sui camposanti


                                                             Pentax MX

domenica 10 febbraio 2013

il primo violino

il primo violino, quello che in tedesco viene chiamato con il bellissimo termine di Konzertmeister, è il primo tra i professori d' orchestra,  seduto alla sinistra del direttore,  una sorta  di leader tra  i componenti della compagine  musicale

ma nella mia foto si tratta invece proprio del primo strumento, del primo piccolo violino, regalo dei genitori all' età di 5 anni,  posseduto da bambino dal maestro Carlo Maria Giulini, ricordato da tutti oltre che per la sua arte direttoriale anche per la sua affabilità.

il maestro Giulini, scomparso nel 2005 a 91 anni,  ha fatto dono di questo cimelio all' orchestra Verdi di Milano:
lo si può ammirare in una delle bacheche dell' Auditorium,  sede dell' orchestra.

ho avuto l' incarico di fotografarlo, per una pubblicazione dedicata a maestro

martedì 5 febbraio 2013

in diesem Wetter, in diesem Braus

con  questo tempo, con questa tormenta,             In diesem Wetter, in diesem Braus,

mai  avrei  mandato fuori i bambini -                 Nie hätt ich gesendet die Kinder inhaus,

li hanno  portati fuori                                      Man  hat sie getragen hinaus.

io non ho potuto  dir nulla.                                Ich durfte nichts dazu sagen

con questo tempo, con questo nubifragio,              In diesem Wetter, in diesem Saus,

mai avrei lasciato uscire i bambini:                      Nie hätt ich gelassen die Kinder hinaus,

avrei temuto che si ammalassero.                       Ich fürchtete, sie erkranken,

ma questi ora sono   pensieri vani.                      Das sind nun  eitle Gedanken.

con questo tempo, con quest' orrore,                     In diesem Wetter, in diesem Graus,

mai avrei lasciato fuori i bambini:                       Nie hätt ich gelassen die Kinder hinaus,

avrei temuto morissero l' indomani,                    Ich sorgte, sie stürben morgen,

ma non vale più darsi pena per questo.               Das ist nun nicht zu  besorgen.

con questo tempo, con questa  tormenta,            In diesem Wetter, in diesem Braus,

mai avrei mandato fuori i bambini                     Nie hätt ich gesendet die Kinder inhaus,

fuori li hanno portati                                        Man hat sie hinaus getragen  

io non ho potuto dir nulla.                                 Ich durfte nichts dazu sagen

con questo tempo, con questa tormenta             In diesem Wetter, in diesem Braus

riposano come a casa dalla mamma,                  Sie ruhn als wie in der Mutter Haus,

non più atteriti da alcuna  tempesta,                  Von Keinem Sturme erschrecket,

protetti  dalla mano di Dio.                               Von Gottes  Hand  bedecket.


mio libero adattamento dalle traduzioni di Quirino Principe e  di Gabriel Cervonel di uno  dei Kindertotenlieder , tragico e commovente ciclo, dalle  poesie di   Rückert,  dedicato alla morte dei  bambini da Mahler, che dalla disgrazia della morte infantile venne segnato per tutta la vita

                                                  Pentax MX, Kodak Tri X


venerdì 1 febbraio 2013

sequenza I per flauto

Luciano Berio, 1925 - 2003,  nel decennale della morte

Milano, museo del novecento

maggiori informazioni con la visione e l' ascolto, nell ' interpretazione di Lorenzo Missaglia,  sullo  stimolante  blog culturale di Maria Luisa Grimani, con cui spero di poter proseguire a quattro mani, lei con la sua cultura e le sue parole, io con le mie immagini, questa avventura tra le sequenze di Berio