domenica 27 settembre 2015

va', pensiero

il famoso coro del Nabucco verdiano

ma è anche il titolo del giornalino degli ospiti di Casa Verdi, la fondazione voluta dal maestro per accogliere anziani musicisti a riposo, istituita grazie a   un legato per quella che Verdi stesso definì "la sua più bella eredità".

un giornalino nato dall' idea, dalla volontà e dall' indomita libertà di pensiero  della mia amica Stefania Sina, cantante lirica di fama internazionale ora ospite della Casa.

sul numero di marzo di quest' anno c'è un suo editoriale

desidero qui riproporlo per intero, poichè trovo che leggere queste parole  sia benefico e  necessario, sono un grande esempio di saggezza,  una lezione di vita su cui meditare, davanti al tempo ed all ' età che avanzano.

Ho 86 anni. Qualche volta affiora la tentazione di dire a me stessa che non è vero, che per ora continuo a star bene di salute come prima, poi però si accumulano  piccole novità che mi riportano  alla realtà.
Si comincia con la difficoltà a leggere i caratteri più piccoli, di un libro o di un giornale, poi si ha l' impressione che da un orecchio i  suoni acuti siano meno percepiti, alla sera il sonno tarda a venire.
Ho accettato la mia vecchiaia, senza sentimenti di nostalgia nè di rassegnazione, dando valore alle piccole cose e a semplici gesti che ora riempiono la giornata, come sostare un attimo a guardare sul davanzale un vaso di gerani, oppure leggere un biglietto od una cartolina che ci sono appena arrivati. E' giusto che io impari a vivere non più come prima, perchè ogni età ci chiede ritmi, azioni,  impegni diversi.
Per amare l' autunno della vita, è indispensabile accorgersi che anche le foglie cadono quando è l' ora, e in questo senso ognuno di noi ha il suo modo di invecchiare, seguendo il proprio cammino.
Quando si è avanti con l' età, viene naturale riflettere sul  proprio passato, perchè quello  pesa più del futuro, e proprio i ricordi sono la nostra grande ricchezza. E' in questo senso che ciascuno ha il proprio modo di invecchiare.
Alla mia età alla parola fede dò un significato umano. Ho creduto e credo nella libertà, ho creduto e credo che ogni persona è libera e che questa libertà fonda e qualifica la grandezza di ogni essere umano e di ogni comunità. Credo nell' amicizia e credo nella lealtà.
Sono entusiasta all' idea di tutto quello che posso cominciare a fare, a pensare, a costruire, a imparare: ho davanti... la vita!!!
Mi aiutano molto i marchingegni, i computer, che oggi mi divertono e mi stuzzicano. Purtroppo invecchiare bene vuol dire spendersi molto; la vecchiaia è meno obsoleta con i benedetti personal computer. Cosa fanno i miei coetanei senza desideri? Senza sogni ? Senza passatempi ? Senza speranza ?
Bisogna proprio aiutarli. Intanto insegno a una vecchietta a manovrare un computer.
Ho avuto una vita piena, e se volessi raccontarvi una manciata dei miei ricordi, non basterebbe un giornalino intero.
Vi abbraccio tutti e vado dalla mia vecchietta che mi aspetta per la lezione.

grazie, cara Stefania, per queste tue parole, che ogni tanto mi vado a rileggere,  per prepararmi  con serenità agli anni a venire







lunedì 21 settembre 2015

Vivian Maier a Nuoro

Nuoro, l ' Atene sarda, la capitale culturale  dell ' isola, non me ne vogliano Sassari e Cagliari

sta di fatto che,  prima quasi  assoluta in Italia (salvo che per  una breve apparizione tre anni fa a Brescia),  Nuoro ospita la bellissima mostra fotografica dedicata a Vivian Maier

fotografa dilettante,  autodidatta, una anonima  " nanny " presso famiglie borghesi di New York e Chicago, giunta solo post mortem alla celebrità dopo la scoperta casuale del suo immenso archivio fotografico, migliaia di negativi non solo mai stampati,  ma talora nemmeno mai sviluppati dall' autrice

la sua vasta produzione di immagini "street" e i suoi speciali autoritratti raccontano l' America degli anni '50 e '60; foto ormai famose grazie al  paziente lavoro di John Maloof,  che dopo averli scoperti e acquistati  " a scatola chiusa " ha curato lo sviluppo, l'elaborazione digitale e la stampa dei negativi e ha creato il sito web  dedicato all' autrice, organizzando poi  mostre delle stampe  e collaborando  alla realizzazione del bel film documentario di Charlie Siskel dedicato alla  vita della Maier, ai suoi aspetti bizzarri e a volte misteriosi, fino al solitario epilogo

poter vedere "dal vivo" i provini a contatto  e le magnifiche stampe analogiche ricavate dai negativi 6x6 scattati  con la sua inseparabile Rolleiflex è stata una intensa emozione, nel bello spazio espositivo del MAN di Nuoro.

a tutti consiglio un viaggio  entro il 18 ottobre, o in alternativa aspettare l' arrivo della stessa mostra a Milano, previsto per la fine del' anno






lunedì 14 settembre 2015

juke box

il jukebox è stato uno strumento fondamentale per la diffusione e la fruizione della musica leggera negli anni '60

cinquant' anni prima dell' MP3 e di Spotify, c'era già l' idea di un consumo musicale personalizzato e on demand

naturalmente le dimensioni dell' hardware erano un  po' diverse dagli odierni smartphone e iPod...

ogni epoca ha sempre avuto la sua tecnologia d ' avanguardia



                                Olympus Pen F - half-frame 35 mm -  fomapan 100

lunedì 7 settembre 2015

un libro e una bici

un libro e una bici

non serve nient' altro per una giornata di libertà

mi piace l' opportunità che dà il mezzo formato di raccontare una piccola storia accoppiando due immagini nello spazio del singolo fotogramma 24 x 36


Olympus Pen F - Zuiko 25 mm f 4 - Rollei RPX100

martedì 1 settembre 2015

minaccia di pioggia

venditore di ombrelli in una giornata dal tempo incerto

Leica III del 1934 - Elmar 50 mm - Fomapan 100