il quartiere del Joanneum a Graz è il risultato di un bel lavoro di recupero dell' impianto museale che l' arciduca Giovanni d' Austria ha lasciato alla città come sua eredità culturale
questo Erzherzog Johann è un bel personaggio e a casa nostra lo chiamiamo familiarmente "il principe Giovanni" (quando ci diamo appuntamento in Hauptpatz diciamo: ci vediamo sotto la statua del principe")
prozio del futuro imperatore Francesco Giuseppe, Giovanni nasce a Firenze figlio di quel Leopoldo, illuminato granduca di Toscana, poi divenuto imperatore a Vienna e sembra che questo nascere sulle sponde dell' Arno e all' ombra del campanile di Giotto non possa non aver lasciato dei segni profondi
poco amante della carriera militare e di idee troppo moderne, liberali e progressiste per essere lasciato libero presso la severa corte di Vienna, l' arciduca viene mandato prudenzialmente "in periferia", in Stiria, dove può coltivare le sue passioni per le scienze applicate e le nuove tecnologie in campo agricolo, per la mineralogia, le scienze naturali, il folclore locale
poco sensibile alle questoni di corte e dinastiche sposa Maria Josephine, figlia di un certo Plochl direttore di un ufficio postale e indossa comunente il tracht, il tipico costume locale con i calzoni di cuoio
la sua semplicità e vicinanza alla gente comune lo resero molto popolare allora e molto amato ancora oggi dagli stiriani, che chiamandolo il "Principe Stiriano" o il "Visionario" lo considerano una loro gloria locale
è lui il fondatore di questo Joanneum Museum, basato inizialmente sulle sue vaste collezioni mineralogiche e naturalistiche
adesso il cortile che separa gli edifici museali è trasformato in una piccola piazza in cui sono state scavate delle grosse aperture tronco-coniche per convogliare la luce nel sotterraneo, diventato reception e visitor centre del museo e spazio di connessione tra le sue varie sezioni: la Neue Galerie dedicata all' arte figurativa classica e moderna ben presentate insieme, la raccolta naturalistica vera e propria , la bella e luminosa biblioteca pubblica e la raccolta multimediale sulla storia e sui costumi della Stiria
le foto che seguono sono stace scattate con Leica M6 e pellicola Neopan 400 e Kodak TriX, ad eccezione di quelle digitali, come indicato sotto le immagini
fuji X 100
fuji X 100
fuji X 100
fuji X 100
fuji X10
Verramente mi piace come accompagni le tue fotografie con racconti cosi interessanti. Semmai andro in Graz cerchero questo posto. Ciao :)
RispondiEliminaE' ammirevole l'unione dell'antico con il nuovo, come certi architetti creino una perfetta armonia. Sono cose che ho visto soprattutto in Francia, in Austria e nei paesi nordici, meno da noi e me ne dispiace.
RispondiEliminaNelle foto bellissima sempre la nitidezza, il gioco della luce e delle ombre, la presenza di umani isolati ma sereni.
Grazie!
Susi
grazie a Ksenija e a Susi
RispondiEliminamarco