molto spesso cio' e' vero, ma tra questa eterogenea compagine vi sono anche artisti veri e più responsabili, che scelgono con piu' cura le modalità e i luoghi in cui esprimersi, evitando edifici o luoghi cittadini di pregio artistico - urbanistico - architettonico e scegliendo invece in maniera mirata luoghi degradati che possono paradossalmente essere migliorati dall' aggiunta delle loro manifestazioni espressive, come ad esempio sottopassaggi, facciate di edifici in abbandono, muri di recinzione di vecchie fabbriche e così via
il fenomeno nasce all' incirca negli anni '70 a New York con una forte valenza di reazione antisistema, di manifestazione di protesta e disagio sociale, di rottura con il convenzionale, prendendo di mira soprattutto le carrozze della metropolitana e suscitando energiche reazioni e tentativi di severa repressione da parte delle autorità
il movimento è però diventato negli anni un vero fatto culturale e di costume, una forma per quanto criticabile di espressione giovanile che si è estesa a tutto il mondo in tutti i contesti urbani e ha dato origine anche forme d' arte e ad artisti poi ufficialmente riconosciuti e divenuti famosi, anche se partiti da esperienze iniziali illegali, due nomi tra tutti quelli di Jean Michel Basquiat e Keith Haring
si parva licet, un po' come se Giotto avesse esordito tracciando le sue rotonde "O" sulle facciate dei palazzi fiorentini....
il fenomeno comunque ha sempre mantenuto un certo intrinseco compiacimento della sua illegalità e alternatività, tant è che uno dei piu' importanti siti web ad esso dedicati, graffiti org intitola la sua home page "art crimes"
vi sono comunque anche tentativi (non sempre apprezzati dai "duri e puri") di convogliare in senso meno illegale questa forma d' arte,
alcuni Comuni hanno concesso a tale scopo aree e superfici da dedicare ad hoc, vari esercenti hanno messo a disposizione le saracinesche dei loro negozi per decorarazioni con illustrazioni tematiche inerenti la loro attività
ma un' altra forma d' espressione tipica dei writers e' il tag, una sorta di firma, di logo personale con il quale riprodurre serialmente il prorpio nome o il proprio nick, per affermare ed esibire la propria presenza
nel mio quartiere è in azione un certo Jack
cosa dipinga con il suo spray e se sia capace di fare altro oltre che lasciare ossessivamente il suo marchio per farci conoscere la sua esistenza io non lo so
lui certo non sa che per me è diventato una specie di gioco e un divertimento quando passeggio per le vie andare a caccia dei suoi tag e collezionarli nei miei scatti fotografici, anche se siamo molto lontano da Haring e Basquiat...
eccone una piccola serie, che mi riprometto di aggiornare man mano come work in progress seguendo gli sviluppi del grande artista...
:-)
Riconosco alcune foto da questa serie. Con questa storia mi hai incuriosito veramente, perche anche io cerco questa arte quando esco per fotografare. Spesso si trovano proprio opere d'arte, e queste mi piace scoprire e fotografare, perche durano poco anche se sono bellissime. In Zagabria ci sono diversi artisti che si esprimono in maniera diversa tra di loro. Uno di quelli che mi piace scoprire e trovare e Puma. Lui si esprime molto speso nella forma di collage (spero che ho scritto bene). In Zagabria ci sono anche posti, dedicati proprio a questa arte, come per esempio un lungo muro che separa una strada dalla ferrovia.
RispondiEliminaNon so chi e come si chiama artista cui dipinge uccelli blu sul posti un po nascosti. Sono bellissimi questi uccelli e mi piace cercarli e quasi un gioco questo, come hai detto anche tu.
Ciao :)
immaginavo che anche tu potessi essere interessata a queste forme espressive e ho gia' visto delle tue belle foto sulla street art sul tuo blog. Adesso ne aspetto delle altre, mi incuriosiscono questi uccelli blu...
RispondiEliminagrazie
marco