una luce a volte opaca, spesso uniforme, piatta, quasi artificiale come quella creata dai diffusori in un set fotografico
a volte questa luce è piacevole, fotograficamente parlando, ma certo non emozionante come la luce di certi cieli nordici, o quella dei paesaggi marini e oceanici o degli scenari di montagna
ma nelle rare giornate d' autunno e di primavera, spazzate e rese brillanti dal vento, allora sì, si può dare ragione al Manzoni
Il cielo prometteva una bella giornata: la luna, in un canto, pallida e senza raggio, pure spiccava nel campo immenso d'un bigio ceruleo, che, giù giù verso l'oriente, s'andava sfumando leggermente in un giallo roseo. Più giù, all'orizzonte, si stendevano, a lunghe falde ineguali, poche nuvole, tra l'azzurro e il bruno, le più basse orlate al di sotto d'una striscia quasi di fuoco, che di mano in mano si faceva più viva e tagliente: da mezzogiorno, altre nuvole ravvolte insieme, leggieri e soffici, per dir così, s'andavan lumeggiando di mille colori senza nome: quel cielo di Lombardia, così bello quand'è bello, così splendido, così in pace. Se Renzo si fosse trovato lì andando a spasso, certo avrebbe guardato in su, e ammirato quell'albeggiare così diverso da quello ch'era solito vedere ne' suoi monti; ma badava alla sua strada, e camminava a passi lunghi, per riscaldarsi, e per arrivar presto.
I Promessi Sposi
cap XVII
Una nube que parece observar lo que sucede abajo, en la tierra, para permitir que el día transcurra limpio y lleno de buenas fotografías como esta tuya. Un abrazo
RispondiEliminaGrazie Luis per questo bellissimo commento
RispondiEliminaSaludos
Marco
buonasera Marco. Blog particolarissimo. Incluso.
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