e il "pezzo forte" del museo, oltre alle belle sale dedicate alle varie fasi evolutive della civiltà storica nell' Isola, è costituita dalla lunga sala al piano terreno che ospita appunto gli imponenti resti dei relitti delle navi romane da carico, incendiate e colate a picco durante l' attacco dei Vandali alla città nel 450 dc, che segnò la fine della Sardegna romana
in un ambiente appositamente climatizzato per la preservazione del legname e quindi anche molto piacevole per il visitatore si possono ammirare la struttura del fasciame, le aste da timone e gli alberi del restauro di due delle numerose navi recenemente rinvenute in occasione degli scavi per la nuova viabilità cittadina
un' esperienza museale speciale, uno dei tanti gioielli del nostro patrimonio artistico disseminati per tutta Italia e purtroppo spesso poco noti e valorizzati
ingresso gratuito, tra l' altro, l' opera è stata realizzata con i fondi della Comunità Europea
Confermo! Vale la pena visitarlo.
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