giovedì 25 luglio 2013

le navi di Olbia

il nuovo museo archeologico di Obia, costruito nel porto vecchio su di un' isoletta presso la riva, pare esso stesso una grande nave all'  ormeggio,  poco lontano dalle grosse bianche  navi  da  crociera e dai traghetti alle banchine dell' Isola Bianca

e  il "pezzo forte" del museo,  oltre alle belle sale dedicate alle varie fasi evolutive della civiltà storica nell' Isola, è costituita dalla lunga sala al piano terreno che ospita appunto gli imponenti resti dei relitti delle navi romane da carico, incendiate e colate a picco durante l' attacco dei Vandali alla città  nel 450 dc, che segnò la fine della Sardegna romana

in un ambiente  appositamente climatizzato per la preservazione del  legname e quindi anche molto piacevole per  il visitatore  si possono  ammirare la struttura  del fasciame, le aste da timone e gli alberi  del restauro di due delle numerose navi recenemente rinvenute in occasione degli scavi per la nuova viabilità cittadina

un' esperienza museale speciale, uno dei tanti gioielli  del nostro patrimonio artistico disseminati per tutta Italia e purtroppo spesso poco noti e valorizzati

ingresso gratuito, tra l' altro, l' opera è stata realizzata con i fondi della Comunità Europea


                                                               Fuji X20






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