martedì 20 novembre 2012

asciutta d' autunno

a milano il naviglio  è l' unica  risorsa paesaggistica  in una città senza mare, senza lago,  senza fiume

l' acqua che scorre, i ponti, la luce,  il cielo e le  nuvole riflessi sulla superficie del canale sono un polo di attrazione  vitale irresistibile

amo passegiare lungo l' alzaia, dalle parti di san cristoforo, non lontano da casa mia, una meta sempre a disposizione per  una camminata  oltre che una fonte inesauribile di situazioni fotografiche

ma ci sono i periodi di "asciutta" e tutto cambia e diventa triste ed io non so più dove andare

due volte all' anno infatti, in  primavera e in autunno,  il consorzio che gestisce le acque dei navigli milanesi interrompe l' afflusso idrico dal ticino e il canale va in secca

il motivo principale è fermare la proliferazione delle alghe e permettere i lavori di sistemazione dei tanti canali  che dal naviglio prendono origine per  l' irrigazione delle campagne e la periodica manutenzione degli argini e dei fondali

per i poveri  pesci del naviglio  è una vera moria, che si è cercato in vari modi di limitare, con aciutte parziali o trattenendoli e deviandoli con speciali reti, ma questo  resta un esempio particolare di come due diverse esigenze ambientali possano contrastare tra loro

anch' io mi sento un po' come un pesce quando arriva l' asciutta:
per chi vive o passeggia lungo le rive è una vera tristezza, il canale vuoto,  le  alghe fetide,  i  rifiuti e detriti sul fondo, l' aspetto di discarica a cielo aperto

l' asciutta  dura ogni volta  per più di  un mese ed io mi devo rassegnare e cercare  itinerari di ripiego

ma questa volta anzichè  evitare la bruttezza  ho deciso di farne un soggetto di ricerca fotografica e   di andare  lo stesso a passeggiare lungo le rive del naviglio in secca

come per magia,  grazie alla fotografia, strumento per mettersi in contatto con la realtà anzichè evitarla, mi è diventato piacevole  e comunque interessante ciò che prima sfuggivo




























 

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