venerdì 3 febbraio 2012

il passaggio a livello


il passaggio a livello è un elemento nel paesaggio che  mi ha sempre affascinato fin da bambino,
quelle sbarre rosse e bianche,  sollevate come lance svettanti verso il cielo oppure inesorabilmente abbassate a sbarrare il passo
 il passaggio a livello era il pezzo più desiderato del trenino elettrico, giocattolo  scomparso dalle camerette superdigitalizzate dei bambini di oggi, il più nominato  nelle letterine ai gesubambini, sanniccolò e babbinatale di riferimento
le sbarrette di latta si abbassavano per davvero al passaggio dei vagoncini, che sferragliavano un po' più forte che sui normali segmenti  di rotaia in miniatura.
una meraviglia

a piedi o in macchina, in bici o in moto, incontrare il passaggio a livello, quello vero, è sempre qualcosa che non manca di evocare  una certa  emozione
le sbarre alzate, l' attraversamento dei binari, con l'  inconscia sensazione di sollievo per non aver  perso minuti preziosi  nell' attesa del treno, è sempre altrettanto inconsciamente accompagnato da un non dichiarato  timore, talchè con la coda dell' occhio oppure apertamente  volgendo  il capo a destra e a sinistra guardiamo verso quella fuga di due rette parallele   per sincerarci che un convoglio non stia per sopraggiungere

in mezzo alla campagna o in città, vicino alle stazioni e nelle periferie,
sono questi i posti dove si incontra il passaggio a livello, o meglio si incontrava, perchè come per i trenini elettrici che non ci sono quasi più anche  i "level crossing"  (all'  inglese) o "railroad crossing" (all' americana) sono forse destinati a scomparire, con il proliferare delle alte velocità e  dei tratti  ferroviari urbani sotterranei e delle metropolitane,  dei sottopassaggi  e cavalcavia ferroviari
veder passare il treno e  sentirlo fischiare diventerà un' esperienza rara, possibile solo nelle  stazioni o correndo in macchina lungo l' autostrada fiancheggiata dal super rapido

perderemo delle emozioni allora, come   quando  sbucando da una curva ci imbattiamo nelle rossozebrate sbarre abbassate;  la parolaccia allora non più inconscia, al massimo  solo pensata e non detta, un  'zz oppure 'aff, è chiuso !
il nostro tempo è così contato !

mi sono accorto che trovare chiuso il passaggio a livello non è poi così negativo, basta calmare i nervi, spegnere il motore, inutile inquinare col rumore e gli scarichi
basta guardarsi un po'  intorno,  altre persone sono  ferme insieme a noi, attimi di vita forzamente bloccati in un fermo immagine che sembra fatto apposta per lasciare andare i pensieri

forse siamo  in  auto con qualcuno, la persona cara,  verso cui  volgere lo sguardo per ricordarsi della sua bellezza, cogliere l' occasione per  regalarle un sorriso e una carezza in più,  per prenderle e per stringerle la mano
o se siamo con un amico riaprire  un discorso interrotto, tanto c'è tempo, con calma
oppure  ancora mettersi a guardare gli altri, osservare questi frammenti di vite e di storie fermi vicino a noi  ad aspettare

a piedi o sulle due ruote questo rapporto con gli altri diventa  quasi fisico e immediato, un commento sul  ritardo o sul tempo, un incontro e una parola con  un conoscente perso di vista da tempo, uno sguardo a dei volti che altrimenti mai ci saremmo fermati ad osservare, la bellezza di un bambino, gli occhi di una ragazza

e poi il treno, ecco che arriva e  passa, il fischio e il rumore ferroso, le luci come in un film che ci scorrono avanti agli occhi e all' interno, dietro i finestrini,  veloci  altre vite, altre sagome, altre storie ci passan davanti per andare chissà dove  lontano, forse per  dove vorremmo partire  anche noi, immobili lì ad aspettare
ma anche loro ci guardano, anche per i i viaggatori il passaggio a livello interrompe qualcosa, alzano gli occhi dal loro giornale,  forse sulla via di casa dopo una  giornata da pendolari, e  vedono noi fermi là sotto in attesa e anche per loro noi siamo vite, storie, persone che tornano a casa o ne sono appena partite o vanno chissà dove...

il  passaggio a livello sembra inventato apposta per imporci una pausa: smetti di correre, calmati, fermati un attimo, finalmente hai un po' di tempo per te, per i   tuoi pensieri e per chi ti sta attorno

























5 commenti:

  1. Bellissimo doppio racconto. Ogn'uno puo esistere da solo, ma insieme stanno proprio bene. Le fotografie dove il treno sa passando, mi piacciono in modo particolare. Li si riconoscono le parole che hai messo per ultime " passaggio a livello sembra inventato apposta per imporci una pausa: smetti di correre, calmati, fermati un attimo, finalmente hai un po' di tempo per te, per i tuoi pensieri e per chi ti sta attorno"...la ultima fotografia, con la coppia anziana, sopratutto, ed e la mia preferita!

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  2. Belle le foto ma mi è piaciuto molto anche il testo. Bravo Marco! Ciao! Fabio

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  3. la cosa piu' bella del passaggio a livello e' quello di essere il primo della fila per assoporare in toto l'emozione della folata di vento, dell'occasione perfetta per uno scatto e, perche' no, per socializzare con qualche bella fanciulla :)

    bello il racconto, evoca piacevoli sensazioni della mia infanzia quando andavo a trovare i nonni (ben 3 passaggi a livello...) :)

    ciao Marco

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