un altro natale è arrivato
auguri a tutti
Leica M6 - Summilux 50 - Fomapan Creative 200
Alëna Baeva, la giovane violinista russa che si esibisce in questi giorni come solista a Milano con l'Orchestra Verdi nel celeberrimo concerto ciaikovskiano
qui durante la prova generale con l’ orchestra
Leica M3 - Elmarit M 90 - Kodak T MaxP3200
borgo di pescatori in Gallura, seppur popolato da genti non di origine autoctona sarda bensì provenienti dall’isola di Ponza, dalla fine dell’800 il paese si è via via trasformato, grazie all’approdo del ferry per il trasporto ferroviario da Civitavecchia, in un nodo di traffici navali e commerciali
nell’ultimo mezzo secolo poi si è sviluppata anche la sua vocazione turistica, il porto divenuto capolinea della rotta di traghetti provenienti dalla Penisola
Rimane comunque forte l’impronta originaria dedita alla pesca, a cui rende tributo la bella mostra fotografica permanente all’aria aperta con le intense immagini risalenti agli anni ‘50 di Marianne Sin Pfläzer, fotografa tedesca che ha fatto della Sardegna la sua seconda patria
il chisulin è una specie di piadina tipica del mantovano e delle zone limitrofe
uno di quei tanti piatti caratteristici della cucina casalinga povera italiana, è fatto di componenti semplicissimi: farina, acqua, sale e strutto, che possono essere lavorati con piccole variazioni in diverse maniere, così che la ricetta è declinata in tanti modi mutanti da paese a paese, quasi da famiglia a famiglia
nutriente e saporito è l'ideale per accompagnare del buon formaggio e del buon salame e poiché asciutto e salato com'è mette un po' di sete, sempre per restare nella stessa area geografica non c'è niente di meglio di gustarlo insieme a un buon bicchiere di lambrusco
a cura dell' Associazione Solari Insieme presso il Quartiere Operaio Umanitaria si è tenuto un simpatico evento - laboratorio aperto al pubblico per illustrare la preparazione della ricetta
chiunque poteva cimentarsi mettendo letteralmente le mani (disinfettate e lavate) in pasta...
e alla fine per tutti un delizioso assaggio e un sacchettino omaggio da portare a casa !
la fotografia digitale ha fatto passi da gigante e si è imposta e ormai consolidata come fenomeno di massa nell'ultimo decennio, dopo i primi passi e i graduali progressi tra dilettanti e fotografi professionisti a partire dai primi anni del secolo
anche per un appassionato di bianco e nero come me le nuove tecnologie offrono uno strumento molto comodo e versatile, con molti vantaggi pratici rispetto alla tradizionale tecnica analogica e non solo nella fase di ripresa, anche in quella di stampa
ho passato così molto del mio tempo fotografico degli ultimi anni a studiare, approfondire e impratichirmi nella stampa cosiddetta fine-art o giclée del bianco e nero, utilizzando stampanti fotografiche dedicate, carte pregiate e pigmenti speciali molto costosi e ho raggiunto risultati molto soddisfacenti, anche a giudizio di molti amici fotografi che li hanno apprezzati e richiesti anche per la stampa di loro immagini
tutto vero, ma c'è un ma
per me il bianco e nero tradizionale - pellicola, camera oscura, carta fotografica "ai sali d'argento" su supporto baritato - mantiene una bellezza e un "sapore" ineguagliati anche dal migliore dei procedimenti digitali e ciò in particolare quando si consideri una fotografia non come una semplice immagine da fruire su uno schermo di smartphone o di pc, ma come un oggetto reale e materico, come un’ immagine stampata da tenere tra le mani ed apprezzare sensorialmente, non solo con la vista, ma anche con il tatto e perfino l'olfatto
ecco allora la possibilità di un approccio ibrido alla questione:
oltre alla modalità largamente diffusa dell'immagine su pellicola in bianco e nero poi digitalizzata con scanner di qualità e fruita digitalmente in rete o stampata con procedimento inkjet, c'è anche il contrario, cioè la stampa in camera oscura analogica, su carta tradizionale ai sali d'argento dei file in bianco e nero digitali
per foto digitali a colori questo è possibile facilmente nei tanti piccoli mini-lab automatici che si trovano in supermercati e centri commerciali e coi quali collegando il telefonino o la schedina di memoria della macchina digitale si ottengono in pochi minuti brillanti stampe fotografiche come quelle che ritiravamo una volta nel negozio del fotografo, cioè prodotte con tecnica fotografica "vera", chimica e non a getto d'inchiostro
ma per le stampe in bianco e nero non è così
quelle macchinette infatti, ammesso di trovarne ancora, visto che stanno scomparendo data la sempre minor propensione a farsi stampare le fotografie, oggi diventate per lo più un prodotto solo di rapidissimo consumo visivo sui social, stampavano il bianco e nero solo su carta-colore
solo rari laboratori professionali sono in grado di offrire un servizio di qualità di stampa del file su carta fotografica "chimica" in bianco e nero.
tra questi c'è quello di Giulio Limongelli a Bologna con il suo misterioso e segreto "digingranditore" e pochi altri, che utilizzano costosissime apparecchiature come il De Vere (16.000 sterline!) o il Durst lambda a sistema di esposizione laser, tutte attrezzature certamente poco adatte per costi e dimensioni per un uso amatoriale
ecco allora che, stufo di ottenere delle buone stampe semplicemente standomene seduto al computer e pigiando il tasto di avvio della stampante. mi sono ingegnato e con vari tentativi ho sviluppato un mio metodo
mi diverte di più e preferisco la manualità della camera oscura con la sua luce rossa e il sottile odore dei chimici
ecco qualche esempio di mie foto digitali trasferite sulla buona, spessa e odorosa carta fotografica baritata di una volta
un titolo per ricordare la grande scrittrice sarda Grazia Deledda, nel 150esimo anniversario della nascita
da tempo sono attratto da questa tecnica fotografica, lo zoomburst, che consiste nell'azionare lo zoom variando la focale durante l'esposizione del fotogramma con un tempo di scatto sufficientemente prolungato
in particolare mi piace applicarla alla fotografia di musica, nel tentativo di creare effetti che suggeriscano la propagazione del suono nello spazio e il movimento del musicista
è relativamente facile utilizzare lo zoombursting in fotografia digitale, che consente il controllo immediato del risultato e l' immediata eventuale necessaria correzione delle modalità di scatto
più difficile e affascinante utilizzarla invece in analogico: occorre la massima attenzione nello scegliere inquadratura, velocità di azionamento dello zoom e tempo di esposizione più efficaci
solo dopo la paziente attesa insita nella fotografia analogica per la fine del rullino e il suo sviluppo in camera oscura si potrà provare la soddisfazione o la delusione per il risultato
ritorno al luna park già visitato l'anno scorso con la la Leica IIIc, ma stavolta non con una macchina così moderna (!!!)
stavolta tre scatti fatti con la vecchia Brownie 2F, classe 1924
oggi, 25 settembre, è il world cyanotype day 2021
come per il trascorso, partecipo anche quest' anno, in cui il tema è rejunetation
questo è il mio contributo alla giornata