ho trovato una splendida occasione, di seconda mano
un 15 mm Heliar Cosina Voigtlaender, obiettivo supergrandangolare con attacco Leica a vite, super leggero e compatto, perfetto per la Leica III del 1934, ricordo di mio papà e ancora perfettamente funzionante
un vero piacere andarsene a fotografare in giro per la città, con più di una persona che si ferma a guardarti e ti chiede che cos'è quella splendida "vecchia signora" che hai tra le mani, ancora piena di fascino nonostante i suoi anni
ancora una volta un' occasione per apprezzare oltre alla qualità la praticità della Leica e in generale delle macchine a telemetro rispetto alle reflex
un obiettivo di pari focale per una reflex, ad esempio il 14 mm 2.8 Nikon, è un enorme vetro di quasi 700 g di peso, mentre l' Heliar, di dimensioni davvero ridottissime, pesa poco più di 100 grammi
ma a parte questo piacere, la sfida della fotografia supergrandangolare è un impegno davvero difficile
il grandangolo non serve per far entrare "più roba" possibile nel campo inquadato, ma per entrare nel pieno dell' azione, della scena inquadrata
fotografare con il superwide vuol dire avvicinarsi al soggetto, entrare in diretto contatto e questo non è sempre facile o possibile
bisogna insomma un po' "sporcarsi le mani", autoimmergersi nell' azione, bisogna portare l' osservatore della foto nel bel mezzo della scena, andare a sbattere col proprio naso con il naso del soggetto, da qui la difficoltà anche psicologica e relazionale che questo tipo di fotografia comporta
con il supergrandangolare il senso di prospettiva viene esaltato, viene esasperata la differenza tra il piano vicino e i piani lontani, il mancato parallelismo della macchina col livello orizzontale genera evidenti linee cadenti, il campo inquadrato è talmente ampio che nel mirino diventa difficile controllare tutto quello che viene compreso nell' inquadratura e possibili elementi di disturbo che risulterano poi visiibili nello scatto finale, così come difficile è rendersi conto che invece un soggetto che ci interessa verrà riprodotto come quasi puntiforme se non ci si avvicina abbastanza
insomma si tratta di un bella sfida che richiede impegno e sperimentazione continua
ecco alcuni dei miei tenativi iniziali , con Acros 100 sviluppata in Rodinal 1 : 100 stand, interessanti per me, ma solo un primo passo sapendo di aver ancora molto da imparare