mercoledì 25 gennaio 2012

memorie di carnia


quello che segue è il testo che ho scritto come presentazione della  mostra fotografica che si è tenuta a Paluzza nell'agosto del 2010, dedicata alle mie fotografie nella splendida terra di Carnia
le immagini sono tante, una selezione di una frequentazione ultratrentennale di quelle valli,
da guardare un po' alla volta

Medico di professione e fotografo per passione, ho  iniziato a conoscere la Carnia nei lontani anni  ’70 del secolo  passato.
Come  spesso accade per i  veri  grandi amori,  il mio  innamoramento per la Carnia non è stato un colpo di fulmine, scoccato all’ improvviso.
Piano piano, invece,  a poco a poco ,  dalla  conoscenza graduale di questa terra  e della sua gente è nato  un legame, un rapporto di profondo affetto  per questa regione così particolare e la Carnia mi è entrata nel cuore.
Altre località di montagna ben più famose e alla moda catturano rapidamente il  turista in cerca di sensazioni di facile  consumo, di  emozioni rapide e superficiali, da prodotto usa-e-getta, da    fast-food delle vacanze.  Grande ricettività e impianti alberghieri,  cime e piste dai nomi famosi,  strade a pedaggio, ticket di entrata,  patrimoni dell’umanità e quant’altro escogitato dalla sapiente manipolazione dei gusti collettivi,  omologazione verso una tendenza globalizzante con il  rischio della perdita delle identità specifiche dei territori.
In  Carnia ho scoperto all'opposto la diversità,  anche nel moderno  e necessario processo di sviluppo economico e di sfruttamento turistico delle sue  bellezze ho trovato  una regione  che si offre al viaggiatore interessato ad esperienze più profonde piuttosto che   al  turista mordi e fuggi, un mondo che ha saputo conservare il suo carattere  specifico pur  senza chiudersi nei confronti dell’esterno. 
La fotografia per me è un mezzo per  fissare l’attenzione sulla realtà, per analizzarla e per iniziare poi un processo di memoria,  processo mio, personale,  ma che poi mi consente di  trasmettere a chi guarda le mie immagini  la mia interpretazione, la mia memoria.
Ciò   che nel corso degli anni  ho cercato di fissare col mio obiettivo  sono la bellezza,  l’ originalità e la peculiare fusione che   in Carnia lega lo scenario naturale con l’ architettura abitativa o rurale e  con gli altri sedimenti   e segni  della presenza  umana  in questi paesaggi a volte dolci,  a tratti aspri,  in un tutt’ uno di natura e tradizione.   Come un continuum  tra umanità, cultura e territorio.
In queste immagini non vedrete  i colori, i verdi variegati dei sui boschi e dei suoi pascoli,  i blu  intensi dei suoi cieli,  i rossi aranciati dei suoi autunni,  la caleidoscopica varietà cromatica  dei  prati in fiore della Carnia,  l’azzurro degli occhi o il biondo dei capelli dei suoi bambini.
Ho scelto invece  il bianco e nero,  perché  per me rappresenta un mezzo espressivo  che va oltre l’immediatezza del primo sguardo e mi sembra racconti più in profondità  la realtà, come scavando più a fondo nei rapporti tra gli spazi, i volumi, le luci e le ombre. Mi sembra con il bianco e nero di avvicinarmi di più all’essenza e all’anima delle cose.
Con il mio sguardo inizialmente di straniero  ho cercato di fissare in queste mie memorie di Carnia quelle peculiarità che  tanto mi  hanno affascinato di questa terra di montagna così singolare  e diversa  dalle altre  regioni alpine, quei caratteri che  rendono la Carnia immediatamente riconoscibile all’osservatore   per i suoi aspetti di cultura e di  simbiosi tra uomo e natura.  






































































8 commenti:

  1. Ti ho visto, ti ho visto! :) Bellissima la mostra e l'atomsfera che c'era li, molto rilassante e allegra la musica che accompagna il video.
    Le fotografie che hai presentato sono tutte belle con un'atmosfera senza tempo. Complimenti davvero!
    Ciao :)

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  2. Bella la presentazione in dialetto locale....
    Perchè non crei un album su pp e le posti lì?
    Alla prossima

    Rosario

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  3. Un blog sensacional Marco. Amb una qualitat fotografica extraordinària. Un blog per pasar-hi molt de temps contemplant la teva obra. Felicitats amic!!!
    Complimenti!!! Abbraçada!!!!

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  4. Dicono che "curiosity killed the cat" ma io son sopravvissuto scoprendo inoltre, con questo post, che sei passato dalle mie parti :). Complimenti, bellissime!

    Mandi,

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  5. Grazie!
    In Carnia ci ho passato e ci passò tuttora una parte della vita!
    E tu di dove sei?
    Mandi
    Marco

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  6. Abito a pochi km da Udine ma testa e cuore dimorano tra i monti. Ciao, buon we e buon rientro della M9 ;)

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