il passaggio a livello è un elemento nel paesaggio che mi ha sempre affascinato fin da bambino,
quelle sbarre rosse e bianche, sollevate come lance svettanti verso il cielo oppure inesorabilmente abbassate a sbarrare il passo
il passaggio a livello era il pezzo più desiderato del trenino elettrico, giocattolo scomparso dalle camerette superdigitalizzate dei bambini di oggi, il più nominato nelle letterine ai gesubambini, sanniccolò e babbinatale di riferimento
le sbarrette di latta si abbassavano per davvero al passaggio dei vagoncini, che sferragliavano un po' più forte che sui normali segmenti di rotaia in miniatura.
una meraviglia
a piedi o in macchina, in bici o in moto, incontrare il passaggio a livello, quello vero, è sempre qualcosa che non manca di evocare una certa emozione
le sbarre alzate, l' attraversamento dei binari, con l' inconscia sensazione di sollievo per non aver perso minuti preziosi nell' attesa del treno, è sempre altrettanto inconsciamente accompagnato da un non dichiarato timore, talchè con la coda dell' occhio oppure apertamente volgendo il capo a destra e a sinistra guardiamo verso quella fuga di due rette parallele per sincerarci che un convoglio non stia per sopraggiungere
in mezzo alla campagna o in città, vicino alle stazioni e nelle periferie,
sono questi i posti dove si incontra il passaggio a livello, o meglio si incontrava, perchè come per i trenini elettrici che non ci sono quasi più anche i "level crossing" (all' inglese) o "railroad crossing" (all' americana) sono forse destinati a scomparire, con il proliferare delle alte velocità e dei tratti ferroviari urbani sotterranei e delle metropolitane, dei sottopassaggi e cavalcavia ferroviari
veder passare il treno e sentirlo fischiare diventerà un' esperienza rara, possibile solo nelle stazioni o correndo in macchina lungo l' autostrada fiancheggiata dal super rapido
perderemo delle emozioni allora, come quando sbucando da una curva ci imbattiamo nelle rossozebrate sbarre abbassate; la parolaccia allora non più inconscia, al massimo solo pensata e non detta, un 'zz oppure 'aff, è chiuso !
il nostro tempo è così contato !
mi sono accorto che trovare chiuso il passaggio a livello non è poi così negativo, basta calmare i nervi, spegnere il motore, inutile inquinare col rumore e gli scarichi
basta guardarsi un po' intorno, altre persone sono ferme insieme a noi, attimi di vita forzamente bloccati in un fermo immagine che sembra fatto apposta per lasciare andare i pensieri
forse siamo in auto con qualcuno, la persona cara, verso cui volgere lo sguardo per ricordarsi della sua bellezza, cogliere l' occasione per regalarle un sorriso e una carezza in più, per prenderle e per stringerle la mano
o se siamo con un amico riaprire un discorso interrotto, tanto c'è tempo, con calma
oppure ancora mettersi a guardare gli altri, osservare questi frammenti di vite e di storie fermi vicino a noi ad aspettare
a piedi o sulle due ruote questo rapporto con gli altri diventa quasi fisico e immediato, un commento sul ritardo o sul tempo, un incontro e una parola con un conoscente perso di vista da tempo, uno sguardo a dei volti che altrimenti mai ci saremmo fermati ad osservare, la bellezza di un bambino, gli occhi di una ragazza
e poi il treno, ecco che arriva e passa, il fischio e il rumore ferroso, le luci come in un film che ci scorrono avanti agli occhi e all' interno, dietro i finestrini, veloci altre vite, altre sagome, altre storie ci passan davanti per andare chissà dove lontano, forse per dove vorremmo partire anche noi, immobili lì ad aspettare
ma anche loro ci guardano, anche per i i viaggatori il passaggio a livello interrompe qualcosa, alzano gli occhi dal loro giornale, forse sulla via di casa dopo una giornata da pendolari, e vedono noi fermi là sotto in attesa e anche per loro noi siamo vite, storie, persone che tornano a casa o ne sono appena partite o vanno chissà dove...
il passaggio a livello sembra inventato apposta per imporci una pausa: smetti di correre, calmati, fermati un attimo, finalmente hai un po' di tempo per te, per i tuoi pensieri e per chi ti sta attorno
Bellissimo doppio racconto. Ogn'uno puo esistere da solo, ma insieme stanno proprio bene. Le fotografie dove il treno sa passando, mi piacciono in modo particolare. Li si riconoscono le parole che hai messo per ultime " passaggio a livello sembra inventato apposta per imporci una pausa: smetti di correre, calmati, fermati un attimo, finalmente hai un po' di tempo per te, per i tuoi pensieri e per chi ti sta attorno"...la ultima fotografia, con la coppia anziana, sopratutto, ed e la mia preferita!
RispondiEliminagrazie Ksenija!
RispondiEliminaBelle le foto ma mi è piaciuto molto anche il testo. Bravo Marco! Ciao! Fabio
RispondiEliminala cosa piu' bella del passaggio a livello e' quello di essere il primo della fila per assoporare in toto l'emozione della folata di vento, dell'occasione perfetta per uno scatto e, perche' no, per socializzare con qualche bella fanciulla :)
RispondiEliminabello il racconto, evoca piacevoli sensazioni della mia infanzia quando andavo a trovare i nonni (ben 3 passaggi a livello...) :)
ciao Marco
Grazie Walker!
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