cello and piano
double exposure
dedicated to my talented friend Ksenija, she 's the master of double exposure technique
lunedì 18 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
l ' ultima sigaretta
Giacchè fumare mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l' ultima volta .
Accesi un' ultima sigaretta e mi sentii subito liberato dall' inquietudine, ad onta che la febbre aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l' accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte durante la malattia. Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca dicendomi:
Bravo ! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito.
...
Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo !
Le mie giornate finirono coll ' essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent' anni, si muove tuttavia.
Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto.
....
Penso che la sigeretta abbia più gusto quando è l' ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso, L' ultima acquista un gusto speciale dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute. Le altre hanno la loro importanza perchè accendendole si protesta la propria libertà e il futuro di forza e di salute permane, ma va un po' più lontano.
...
Per diminuirne l' apparenza balorda tentai di dare un contenuto filosofico alla malattia dell ' ultima sigaretta. Si dice con un bellissimo atteggiamento " Mai più ". Ma dove va l' atteggiamento se si tiene la promessa ? L ' atteggiamento non è possibile di averlo che quando si deve rinnovare il proposito.
da La coscienza di Zeno, Italo Svevo, Trieste
Accesi un' ultima sigaretta e mi sentii subito liberato dall' inquietudine, ad onta che la febbre aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l' accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte durante la malattia. Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca dicendomi:
Bravo ! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito.
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Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo !
Le mie giornate finirono coll ' essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent' anni, si muove tuttavia.
Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto.
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Penso che la sigeretta abbia più gusto quando è l' ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso, L' ultima acquista un gusto speciale dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute. Le altre hanno la loro importanza perchè accendendole si protesta la propria libertà e il futuro di forza e di salute permane, ma va un po' più lontano.
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Per diminuirne l' apparenza balorda tentai di dare un contenuto filosofico alla malattia dell ' ultima sigaretta. Si dice con un bellissimo atteggiamento " Mai più ". Ma dove va l' atteggiamento se si tiene la promessa ? L ' atteggiamento non è possibile di averlo che quando si deve rinnovare il proposito.
da La coscienza di Zeno, Italo Svevo, Trieste
sabato 9 novembre 2013
fisioterapia
la palestra della fisiochinesiterapia
la mia frequentazione quotidiana in questo periodo
una sorta di obbligo disciplinare che segna le mie giornate al posto del lavoro
non potevo fare a meno di documentare fotograficamente l ' atmosfera di questo periodo della mia vita
iPhone - Hipstamatic
la mia frequentazione quotidiana in questo periodo
una sorta di obbligo disciplinare che segna le mie giornate al posto del lavoro
non potevo fare a meno di documentare fotograficamente l ' atmosfera di questo periodo della mia vita
iPhone - Hipstamatic
martedì 5 novembre 2013
venerdì 1 novembre 2013
in bici con la Kiev 4M
un giro attorno a casa per provare la mia "nuova" Kiev 4M, macchina fotografica degli anni '50, copia perfetta della tedesca Contax II, la 35 mm telemetro, storica "rivale" della Leica
alla fine della seconda guerra mondiale i russi pretesero dai tedeschi, tra i risarcimenti per i danni bellici, il trasferimento delle prestigiose fabbriche fotoottiche di Dresda e di parte degli stessi tencici tedeschi per impiantare in Ucraina la nuova industria fotografica sovietica
costano poco sul mercato dell' usato, questi splendidi apparecchi, così ome le ottiche Jupiter, anch' esse perfette copie degli obiettivi Carl Zeiss, ed è un piacere fotografare attraverso il lumnoso mirino e il ben contrastato telemetro
ecco alcuni scatti aventi per soggetto la bicicletta, tutti con il normale da 50 mm f 2 (Jupiter-8)
alla fine della seconda guerra mondiale i russi pretesero dai tedeschi, tra i risarcimenti per i danni bellici, il trasferimento delle prestigiose fabbriche fotoottiche di Dresda e di parte degli stessi tencici tedeschi per impiantare in Ucraina la nuova industria fotografica sovietica
costano poco sul mercato dell' usato, questi splendidi apparecchi, così ome le ottiche Jupiter, anch' esse perfette copie degli obiettivi Carl Zeiss, ed è un piacere fotografare attraverso il lumnoso mirino e il ben contrastato telemetro
ecco alcuni scatti aventi per soggetto la bicicletta, tutti con il normale da 50 mm f 2 (Jupiter-8)
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