tutti abbiamo in tasca il cellulare con la sua potenzionalità fotografica, sempre pronta e a portata di mano per registrare in immagine tutto quanto accade nelle nostre vite, anche i momenti più banali della nostre giornate, le scarpe che indossiamo o il piatto che abbiamo appena ordinato al ristorante
congiuntamente a questa inflazione iconografica ormai caratteristica della comunicazione sociale dei nostri tempi, fatta di immagini virtuali, volatili e di breve fruizione più che di ricordi importanti e di vera memoria da tramandare, si assiste alla quasi completa scomparsa della fotografia stampata, cartacea, materica, quella che per 150 anni dai tempi della sua invenzione ha accompagnato la società umana e che ha costituito un immenso patrimonio di Storia e di vera memoria del nostro passato sociale, argomento di cui ho parlato in un precedente post
fa piacere allora incontrare per la strada un personaggio che va controcorrente, un fotografo ambulante che con la sua voluminosa attrezzatura di grande formato esegue ancora ritratti da incorniciare, non immagini da scorrere velocemente con il tocco della dita su uno schermo, ma vere fotografie da conservare, per ricordarci di come eravamo e forse anche per farci conoscere e riconoscere da chi verrà dopo di noi
Leica M4P - Summicron 35 mm - Fomapan Creative 200