oggi è la giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa
il più diffuso, comune e curabile fattore di rischio delle malattie cardiovascolari
e anche il più trascurato
ricordatevi di farvi controllare periodicamente la pressione arteriosa
la fotografia come strumento per leggere la vita
oggi è la giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa
il più diffuso, comune e curabile fattore di rischio delle malattie cardiovascolari
e anche il più trascurato
ricordatevi di farvi controllare periodicamente la pressione arteriosa
giorni addietro in una chat tra amici di fotografia Carlo Riggi ci ha mostrato la "fotografia" - con le dovute virgolette - che pubblico qui sotto, di un autore della Magnum: l'orrore della guerra, di tutte le guerre e la morte dei bambini. Oggi pensiamo subito a quelli di Gaza, ma non solo a quelli, anche quelli venuti prima e quelli che verranno ancora.
Un'immagine (fotografia?) di grande impatto comunicativo e emotivo, costruita apposta per dimostrare una tesi, un teorema, e che raggiunge pienamente l'effetto voluto dal suo autore. Ma Carlo giustamente commentava: "...le brutte notizie arrivano da qui, Magnum quoque?"
L'immagine è costruita a tavolino, probabilmente con il generoso utilizzo della IA e se anche Magnum ne avvalla l'utilizzo vien da pensare che siamo prossimi alla morte della nostra nobile e amata arte, almeno per come l'abbiamo sempre pensata e conosciuta.
Qui non si tratta più della vexata quaestio tra fotografia argentica e digitale, qui andiamo verso il sovvertimento completo di ciò che è stato fin dalla nascita il nostro rapporto con la Fotografia.
Poco meno di due secoli fa infatti, la Fotografia è nata come un PATTO tra una tecnica e l'umanità: il punto di partenza di questo strumento espressivo costituito - a differenza delle altre arti figurative - da un dato fisicamente reale, oggettivo e presente davanti all'artista fotografo; anche quando scenico e fittizio, pensato e costruito, sempre un dato esistente e reale.
Posso anche immaginare di esprimere con la Fotografia un' idea o un sogno: lo metto in scena, lo costruisco in un set ed è ancora arte fotografica; ma se di reale non c'è niente il PATTO viene meno e la fotografia perde il suo valore originale, la capacità di documentare, di raccontare non solo il dato fisico ma anche le emozioni nel nostro incontro (citazione da Carlo Riggi) con esso.
Alcuni "nostalgici" come me e alcuni miei amici sono ancora interessati a questo patto tra noi esseri umani senzienti e la Fotografia: noi sappiamo che il fotografo era lì nel luogo dello scatto e che ci ha trasmesso con l'intermediazione fisica di una fotocamera ciò che ha visto, intravisto, conosciuto, sentito, lo ha emozionato.
Una fotografia come questa qui sotto, ma meglio chiamarla solo immagine perché prodotta senza quel patto, a me non interessa. Avrà certamente un suo valore e utilizzo comunicativo, pubblicitario, illustrativo, ma la fotocamera non serve più.
Non chiamiamola perciò Fotografia.
l' Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
c'è tutto nel primo articolo della nostra Carta Costituzionale
buon primo maggio buona festa dei lavoratori
Milano è antifascita, specialmente oggi
cosa che l'attuale governo della Repubblica purtroppo non è
buon 25 aprile a tutti, ricordando, con le parole di Norberto Bobbio, quello che dovrebbe essere per tutti il nucleo attorno al quale sentirsi uniti:
la Resistenza italiana è stata una parte della Resistenza europea. Uno dei meriti storici della Resistenza italiana, che non dobbiamo dimenticare, e che nessun revisionismo storico di sinistra o di destra può mettere in discussione, è stato quello di aver portato l'Italia, dopo vent'anni di dittatura, nel seno delle nazioni civili, e di averle restituito ad un tempo la libertà dallo straniero e la democrazia nel nostro paese
Leica III Chrom, Summaron 35mm f 3.5, Kentmere Pan 400
in marcia sotto le bandiere del Naga
del Naga, associazione laica di volontariato a favore della salute e dei diritti dei migranti, ho già parlato in questi due post
lo scorso 6 aprile si è svolta a Milano la manifestazione nazionale per la chiusura dei CPR quei centri di detenzione, veri e propri lager, nei quali vengono rinchiusi migranti "irregolari"
insieme agli altri volontari dell'associazione anch'io ho sfilato sotto le bandiere e ho documentato con qualche scatto la nostra presenza