quello che segue è il testo che ho scritto come presentazione della mostra fotografica che si è tenuta a Paluzza nell'agosto del 2010, dedicata alle mie fotografie nella splendida terra di Carnia
le immagini sono tante, una selezione di una frequentazione ultratrentennale di quelle valli,
da guardare un po' alla volta
le immagini sono tante, una selezione di una frequentazione ultratrentennale di quelle valli,
da guardare un po' alla volta
Medico di professione e fotografo per passione, ho iniziato a conoscere la Carnia nei lontani
anni ’70 del secolo passato.
Come spesso accade
per i veri grandi amori,
il mio innamoramento per la Carnia non è stato un colpo
di fulmine, scoccato all’ improvviso.
Piano piano, invece, a poco a poco ,
dalla conoscenza graduale di
questa terra e della sua gente è
nato un legame, un rapporto di profondo
affetto per questa regione così
particolare e la Carnia
mi è entrata nel cuore.
Altre località di montagna ben più famose e alla moda
catturano rapidamente il turista in
cerca di sensazioni di facile consumo,
di emozioni rapide e superficiali, da
prodotto usa-e-getta, da fast-food
delle vacanze. Grande ricettività e
impianti alberghieri, cime e piste dai
nomi famosi, strade a pedaggio, ticket
di entrata, patrimoni dell’umanità e
quant’altro escogitato dalla sapiente manipolazione dei gusti collettivi, omologazione verso una tendenza globalizzante
con il rischio della perdita delle
identità specifiche dei territori.
In Carnia ho scoperto all'opposto la diversità, anche nel moderno e necessario processo di sviluppo economico e
di sfruttamento turistico delle sue
bellezze ho trovato una
regione che si offre al viaggiatore
interessato ad esperienze più profonde piuttosto che al
turista mordi e fuggi, un mondo che ha saputo conservare il suo
carattere specifico pur senza chiudersi nei confronti
dell’esterno.
La fotografia per me è un mezzo per fissare l’attenzione sulla realtà, per
analizzarla e per iniziare poi un processo di memoria, processo mio, personale, ma che poi mi consente di trasmettere a chi guarda le mie immagini la mia interpretazione, la mia memoria.
Ciò che nel corso
degli anni ho cercato di fissare col mio
obiettivo sono la bellezza, l’ originalità e la peculiare fusione
che in Carnia lega lo scenario naturale
con l’ architettura abitativa o rurale e
con gli altri sedimenti e
segni della presenza umana
in questi paesaggi a volte dolci,
a tratti aspri, in un tutt’ uno
di natura e tradizione. Come un
continuum tra umanità, cultura e
territorio.
In queste immagini non vedrete i colori, i verdi variegati dei sui boschi e
dei suoi pascoli, i blu intensi dei suoi cieli, i rossi aranciati dei suoi autunni, la caleidoscopica varietà cromatica dei
prati in fiore della Carnia,
l’azzurro degli occhi o il biondo dei capelli dei suoi bambini.
Ho scelto invece il
bianco e nero, perché per me rappresenta un mezzo espressivo che va oltre l’immediatezza del primo sguardo
e mi sembra racconti più in profondità
la realtà, come scavando più a fondo nei rapporti tra gli spazi, i
volumi, le luci e le ombre. Mi sembra con il bianco e nero di avvicinarmi di
più all’essenza e all’anima delle cose.
Con il mio sguardo inizialmente di straniero ho cercato di fissare in queste mie memorie
di Carnia quelle peculiarità che tanto
mi hanno affascinato di questa terra di
montagna così singolare e diversa dalle altre
regioni alpine, quei caratteri che
rendono la Carnia
immediatamente riconoscibile all’osservatore
per i suoi aspetti di cultura e di
simbiosi tra uomo e natura.
Ti ho visto, ti ho visto! :) Bellissima la mostra e l'atomsfera che c'era li, molto rilassante e allegra la musica che accompagna il video.
RispondiEliminaLe fotografie che hai presentato sono tutte belle con un'atmosfera senza tempo. Complimenti davvero!
Ciao :)
:-)
RispondiEliminagrazie Ksenija !
Bella la presentazione in dialetto locale....
RispondiEliminaPerchè non crei un album su pp e le posti lì?
Alla prossima
Rosario
Un blog sensacional Marco. Amb una qualitat fotografica extraordinària. Un blog per pasar-hi molt de temps contemplant la teva obra. Felicitats amic!!!
RispondiEliminaComplimenti!!! Abbraçada!!!!
moltes gracies amic
Eliminauna forta abraçada
marco
Dicono che "curiosity killed the cat" ma io son sopravvissuto scoprendo inoltre, con questo post, che sei passato dalle mie parti :). Complimenti, bellissime!
RispondiEliminaMandi,
Grazie!
RispondiEliminaIn Carnia ci ho passato e ci passò tuttora una parte della vita!
E tu di dove sei?
Mandi
Marco
Abito a pochi km da Udine ma testa e cuore dimorano tra i monti. Ciao, buon we e buon rientro della M9 ;)
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