martedì 25 aprile 2023

25 aprile 2023

il 25 aprile di questo anno I dell'era meloniana, che trasuda putridi rigurgiti reazionari, razzisti, antilibertari, anti-costituzionali, anti-antifascisti, anti-europeisti e nazionalisti, revisionisti, sovranisti, va celebrato con particolar impegno e solennità

lo dobbiamo a chi come i partigiani Carlo Gervasini e Edoardo Rossi e tanti altri giovani come loro hanno immolato la loro giovinezza per la nostra libertà 



domenica 16 aprile 2023

la FT alla Galleria FIAF

inaugurata pochi giorni fa a Torino  presso la Galleria FIAF, prestigiosa vetrina legata alla storica associazione promotrice della cultura fotografica in Italia, la mostra dedicata al gruppo di fotografi che  si riconoscono in quel modo di pensare l'immagine che  il codoficatore del gruppo Carlo Riggi ha esposto nel  manifesto della Fotografia Transfigurativa 

in estrema sintesi il movimento considera l'immagine fotografica, pur strettamente correlata al dato di realtà da cui origina,  come un' esperienza che mediata dalla fotocamera e dall'interazione tra questa e il fotografo può consentire di andare oltre, TRANS appunto, il mero dato oggettivo-documentaristico  iniziale, innescando derive di interpretazione e di emozione, un po' come avviene nel sogno

sono stato molto onorato dalla scelta da parte degli organizzatori di selezionare anche una mia fotografia tra quelle esposte per presentare il movimento 






sabato 8 aprile 2023

la mostra di Stefano - backstage

il mio amico e appassionato di fotografia Stefano Borella ha da pochi giorni inaugurato presso Cascina Roma a San Donato Milanese la sua bella mostra intitolata "Inclusi i Presenti"  

Stefano esplora lo spazio urbano con la sua Leica alla ricerca di segni, conferme, che la città è  fatta per l'uomo

il suo interesse però non si concentra sulla persona nella sua singolarità, i volti non sono quasi mai riconoscibili nelle sue fotografie

le presenze umane a volte solo accennate sono solo un ribadire che questi spazi sono fatti per essere abitati, vissuti

pensate e progettate dall'essere umano, le città parrebbero poi poter vivere una propria vita autonoma, come in una realtà metafisica quale quella suggerita da un certo tipo di fotografia urbanistica e d'architettura, ma qui l'autore ci richiama sempre nelle sue immagini alla dimensione umana e all'interesse comunque umanistico della sua fotografia

le figure umane apparentemente marginalizzate si riappropriano sempre e comunque degli spazi e del significato ultimo delle immagini

sempre attento al gioco dei chiaroscuri, che utilizza come strumenti per delineare le sue immagini, il suo occhio coglie la giustapposizione delle masse di luce e di ombra e produce fotografie dal forte contrasto, che pare tuttavia controbilanciato dalla dolcezza e delicatezza delle situazioni e dei personaggi raffigurati

scelte operative e modo di fotografare che insieme all'uso del bianconero e al ritorno alla pellicola, con la sua matericità e ricchezza di grigi costituiscono la principale cifra stilistica di Stefano Borella

ho avuto l'onore e il piacere di collaborare con Stefano per il buon esito della sua mostra e di dovermi occupare della produzione delle stampe per l'esposizione,  tratte direttamente dai suoi negativi con il metodo tradizionale in camera oscura,  cercando come un buon artigiano di rendere al massimo la ricchezza delle sue immagini

un invito a tutti di andarle a vedere nelle prossime due settimane 








domenica 2 aprile 2023