torna l'estate, con l'ora legale, luce intensa fino a tardi, spesso accecante e con forti contrasti
difficile in fotografia in bianco e nero padroneggiare una così estesa gamma di luminosità, soprattutto nel digitale, con cui occorre spesso sottoesporre per non "bruciare" le alte luci, cercando poi di recuperare le ombre in post-produzione per renderle leggibili i dettagli
la pellicola in bianco e nero riesce invece a registrare una gamma più estesa e continua di livelli di luminosità, specialmente se trattata con in modo particolare, come ad esempio con la tecnica dello sviluppo a due bagni
in sintesi, in una prima fase l'agente rivelatore, a pH neutro, agisce solo parzialmente e prevalentemente sulle alte luci, le aree scure del negativo; nel secondo bagno, invece, il pH alcalino agisce da acceleratore e permette di portare a termine lentamente lo sviluppo anche delle aree che hanno ricevuto minor esposizione, sviluppando a fondo quindi anche le ombre e i loro dettagli
si ottiene così un notevole effetto "compensatore", con il risultato di immagini in cui le zone molto luminose non sono "bruciate" e totalmente bianche, mentre le zone in ombra, anche se molto scure, mantengono ricchezza di dettaglio visibile: scene dall'elevato contrasto vengono così registrate con grande ricchezza di particolari lungo una notevole estensione tonale.
last but not least, utilizzando questo metodo di sviluppo c'è anche il vantaggio di potersi preparare da sé le soluzioni, utilizzando prodotti molto economici, non tossici e non inquinanti per l'ambiente
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