la Medicina e la Fotografia
la mia futura attività di medico la immaginavo allora sotto un aspetto un po' romantico e letterario, che l'esperienza vera ha poi in fondo - in fondo confermato, seppure mitigato da una sana dose di pragmatismo, realismo e un poco di disinganno
il mio sguardo fotografico e il mio gusto estetico erano già stati profondamente segnati dalla lezione di W. Eugene Smith e del suo country doctor, dal suo stile intriso di verismo sociale - usate la verità come pregiudizio
così, studente di Medicina imbevuto di begli ideali, quando un mio caro amico, più grande di me e giovane già affermato chirurgo, nonché esperto fotoamatore e mio mentore in entrambe le arti mi fece entrare in sala operatoria, naturalmente con la fotocamera appesa al camice, ho scattato con l'emozione e la partecipazione di un così grande coinvolgimento personale
adesso, dopo tanti anni di esperienza di vita, di fotografia e di medicina, anche se non di sala operatoria, questi vecchi negativi ritrovati, anche se un po' graffiati, non mi sembrano poi così male e così immaturi e il sedimento del tempo trascorso li ha arricchiti oltre che di un valore affettivo anche di un significato storico - documentale
Ma ... bellissime!
RispondiEliminaVecchi rullini, anche graffiati ma graffianti ancora.
Cerca ancora in soffitta, Marco. Chissà cos'altro si nasconde.
Grazie mille Tiberio. Entusiasmi di gioventù!
EliminaThank you very much
RispondiEliminaEmozionanti Marco. Complimenti già allora dimostravi talento!
RispondiEliminaCiao Nicola
Grazie tante, Nicola!
EliminaBellissime luci e ombre, inquadrature perfette. Avrai anche avuto vent'anni, ma che vent'anni!
RispondiEliminaE poi volti concentrati e rassicuranti.
(Un bel dotor ghe xe!) Susi
Grazie mille Susi e come diceva tua nonna, no xe niente de più bel de un bel dotor !
Elimina