il mio amico e appassionato di fotografia Stefano Borella ha da pochi giorni inaugurato presso Cascina Roma a San Donato Milanese la sua bella mostra intitolata "Inclusi i Presenti"
Stefano esplora lo spazio urbano con la sua Leica alla ricerca di segni, conferme, che la città è fatta per l'uomo
il suo interesse però non si concentra sulla persona nella sua singolarità, i volti non sono quasi mai riconoscibili nelle sue fotografie
le presenze umane a volte solo accennate sono solo un ribadire che questi spazi sono fatti per essere abitati, vissuti
pensate e progettate dall'essere umano, le città parrebbero poi poter vivere una propria vita autonoma, come in una realtà metafisica quale quella suggerita da un certo tipo di fotografia urbanistica e d'architettura, ma qui l'autore ci richiama sempre nelle sue immagini alla dimensione umana e all'interesse comunque umanistico della sua fotografia
le figure umane apparentemente marginalizzate si riappropriano sempre e comunque degli spazi e del significato ultimo delle immagini
sempre attento al gioco dei chiaroscuri, che utilizza come strumenti per delineare le sue immagini, il suo occhio coglie la giustapposizione delle masse di luce e di ombra e produce fotografie dal forte contrasto, che pare tuttavia controbilanciato dalla dolcezza e delicatezza delle situazioni e dei personaggi raffigurati
scelte operative e modo di fotografare che insieme all'uso del bianconero e al ritorno alla pellicola, con la sua matericità e ricchezza di grigi costituiscono la principale cifra stilistica di Stefano Borella
ho avuto l'onore e il piacere di collaborare con Stefano per il buon esito della sua mostra e di dovermi occupare della produzione delle stampe per l'esposizione, tratte direttamente dai suoi negativi con il metodo tradizionale in camera oscura, cercando come un buon artigiano di rendere al massimo la ricchezza delle sue immagini
un invito a tutti di andarle a vedere nelle prossime due settimane
Ese es el final del recorrido de la fotografía como obra de arte. El momento en que de alguna manera deja de pertenecer al autor (artista) y pasa a ser propiedad de quien la mira con atención y detenimiento.
RispondiEliminaMuchas gracias, Luis. Como siempre palabras muy adecuadas y pertinientes.
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