archeologia industriale
negli spaziosi e luminosi capannoni dell' ex Ansaldo a Milano, dove un tempo si costruivano vagoni ferroviari e locomotive, da alcuni anni ferve un altro tipo di attività
falegnami, carpentieri, disegnatori, pittori e sarti hanno preso il posto dei metalmeccanici in una forma davvero particolare di riconversione industriale
qui, contrariamente a molti altri esempi del genere, non si creano dei beni immateriali, terziario più o meno avanzato o servizi informatici
qui, nella fabbrica risorta a nuova vita, si progetta e si produce un tipo molto particolare di prodotto artigiano, molto materico e molto manuale
si tratta delle strutture scenografiche e dei costumi per la Scala di Milano, una vera e propria fabbrica dell' immaginario, mano d'opera altamente specializzata, proveniente dalle accademie di belle arti, al servizio del teatro musicale
perchè l' opera lirica non è solo musica e orchestra, non è solo canto e parola, la sua essenza è proprio quella di essere prima di tutto teatro, teatro in musica
penso ad esempio a uno dei capolavori assoluti del genere, il Figaro mozartiano
a quanto mirabile sia la fusione di ogni nota, di ogni timbro, di ogni parola con ogni gesto, movimento scenico, ammiccamento e spostamento sulla ribalta e come una parte senza l'altra, pur nella sua bellezza, non raggiungerebbe la completezza espressiva data dall' insieme
musica, danza, canto, teatro: dalla amalgama di queste tra le più alte espressioni artistiche umane nasce
come direbbe Wagner il concetto della
Gesamtkunstwerk, dell'opera d'arte totale
il laboratorio - fabbrica del teatro Alla Scala è il luogo dove tutto questo si materializza e prende forma