revolution:
portare la buona musica a tutti, scendendo dal piedestallo del palco da concerto convenzionale, e vestiti in maniera informale, suonando in jeans negli abiti di tutti e di tutti i giorni, dialogare col pubblico e mediante l' uso scenografico della luce e di suggestioni cromatiche far partecipi gli ascoltatori anche della bellezza e teatralità del gesto musicale
è questa la piccola rivoluzione di Matthieu Mantanus e del suo progetto jeans music
ecco alcune coloratissime immagini del primo concerto del 20 giugno a Milano
sabato 22 giugno 2013
lunedì 17 giugno 2013
jeans music
portare la musica a livello di tutti, anche quella cosiddetta colta, senza che la barriera della sala da concerto, dell' abito nero e del frac tenga lontana e intimidisca quella parte di pubblico che può esserne intimorita e che non si ritrova nel tradizionale rituale paludato, serioso e distaccato
non servono laurea e conservatorio per capire e apprezzare la musica, serve solo un po' di abitudine all' ascolto, poi la musica sa parlare al cuore di tutti:
si può portare Beethoven nel XXI secolo senza cambiare una sola nota, dice Matthieu Mantanus, il giovane direttore d' orchestra allievo di Sinopoli che ha creato il progetto jeans music
noi suoniamo vestiti come voi, dicono i musicisti
una nuova idea di fruizione e di spettacolo musicale, tanto in una sala ma anche in una piazza, creando un' atmosfera amichevole, di festa e rilassata, utilizzando anche - perchè no - fasci di luce colorata per sottolineare i momenti sonori e un microfono per aggiungere qualche parola, dialogare con il pubblico e raccontare quello che si sta suonando
uno nuovo stile, un po' simile al concerto pop, senza abbasare il livello e la qualità della musica, perchè sia il muscista a scendere dal suo piedistallo e mettendosi al livello di un pubblico più vasto sappia trasmettere a ogni ascoltatore tutta la potenza espressiva e la grande energia esplosiva della musica
non servono laurea e conservatorio per capire e apprezzare la musica, serve solo un po' di abitudine all' ascolto, poi la musica sa parlare al cuore di tutti:
si può portare Beethoven nel XXI secolo senza cambiare una sola nota, dice Matthieu Mantanus, il giovane direttore d' orchestra allievo di Sinopoli che ha creato il progetto jeans music
noi suoniamo vestiti come voi, dicono i musicisti
una nuova idea di fruizione e di spettacolo musicale, tanto in una sala ma anche in una piazza, creando un' atmosfera amichevole, di festa e rilassata, utilizzando anche - perchè no - fasci di luce colorata per sottolineare i momenti sonori e un microfono per aggiungere qualche parola, dialogare con il pubblico e raccontare quello che si sta suonando
uno nuovo stile, un po' simile al concerto pop, senza abbasare il livello e la qualità della musica, perchè sia il muscista a scendere dal suo piedistallo e mettendosi al livello di un pubblico più vasto sappia trasmettere a ogni ascoltatore tutta la potenza espressiva e la grande energia esplosiva della musica
giovedì 13 giugno 2013
Lisbon Story
affascinato dalle atmosfere della città, come Wim Wenders in Lisbon Story, ecco qualche scatto tramviario, "electricos" e "elevadores"
mercoledì 5 giugno 2013
sabato 1 giugno 2013
fado di Coimbra
se il fado di Lisbona è "meu vagabondo de rua", è popolare, di strada, di taverna, a Coimbra l' umore è diverso
nella città universitaria dove si forma l ' "intelligencija" portoghese il fado diviene, colto, intellattuale, ricercato
la parte strumentale è anche qui affidata alla guitarra portuguesa a 12 corde e alla "viola" (la nostra chitarra acustica), la prima che più ancora che nel fado lisbonese ricama la melodia del canto, la seconda con funzione di accompagnamento
la voce però è qui solo maschile, tradizionale canto studentesco, e i temi sono la serenata per l' amata, la celebrazione della città, della vita studentesca o della "saudade" per la fine degli studi, o talora anche canto di protesta o di nostalgia del passato e della giovinezza
il fado di Coimbra ha degli aspetti più sociali e celebrativi, e viene cantato più nelle strade e nelle piazze - ad esempio per la "despedida" di fine anno academico - che nei locali chiusi
emozionante ascoltare il cantante, che avvolto nel mantello nero del traje, divisa dello studente cunimbricense (credo si dica così ), ha un aspetto solenne, quasi ieratico, sembra stia espletando un rituale
una bella esperienza musicale, ma io forse preferisco l' altro fado, quello più popolano nato nelle bettole di Alfama e della Mouraria, in cui il coinvolgimento anche e soprattutto della voce femminile suscita emozioni di una passionalità più intensa
nella città universitaria dove si forma l ' "intelligencija" portoghese il fado diviene, colto, intellattuale, ricercato
la parte strumentale è anche qui affidata alla guitarra portuguesa a 12 corde e alla "viola" (la nostra chitarra acustica), la prima che più ancora che nel fado lisbonese ricama la melodia del canto, la seconda con funzione di accompagnamento
la voce però è qui solo maschile, tradizionale canto studentesco, e i temi sono la serenata per l' amata, la celebrazione della città, della vita studentesca o della "saudade" per la fine degli studi, o talora anche canto di protesta o di nostalgia del passato e della giovinezza
il fado di Coimbra ha degli aspetti più sociali e celebrativi, e viene cantato più nelle strade e nelle piazze - ad esempio per la "despedida" di fine anno academico - che nei locali chiusi
emozionante ascoltare il cantante, che avvolto nel mantello nero del traje, divisa dello studente cunimbricense (credo si dica così ), ha un aspetto solenne, quasi ieratico, sembra stia espletando un rituale
una bella esperienza musicale, ma io forse preferisco l' altro fado, quello più popolano nato nelle bettole di Alfama e della Mouraria, in cui il coinvolgimento anche e soprattutto della voce femminile suscita emozioni di una passionalità più intensa