le parole dell' autore stesso, Luciano Berio:
la voce porta sempre con sè un eccesso di connotazioni.
dal rumore più insolente al canto più squisito, la voce significa sempre qualcosa, rimanda sempre ad altro da sè e crea una gamma molto vasta di associazioni
in Sequenza III ho cercato di assimilare molti aspetti della vocalità quotidiana, anche quelli triviali, senza però per questo rinunciare ad alcuni aspetti intermedi e al canto vero e proprio
per controllare un insieme di comportamenti vocali era necessario frantumare il testo e in apparenza devastarlo, pr poterne recuperare i frammenti su diversi piani espressivi e ricomporli in unità non più discorsive ma musicali
era cioè necessario rendere il testo omogeneo e disponibile al progetto che consiste, nelle sue linee essenziali, nell' esorcizzare l' eccesso di connotazioni comprendendole in un' unità musicale...
... l' enfasi è posta sul simbolismo sonoro di gesti vocali e talvolta visivi, sulle "ombre di significato" che li accompagnano, sulle associazioni e sui conflitti che essi suggeriscono
per questa ragione Sequenza III può anche essere considerata come un saggio di drammaturgia musicale in cui la storia, in un certo senso, è il rapporto tra l' interprete e la sua stessa voce.
Sequenza III è stata scritta nel 1965 per
Cathy Berberian
la cantante Alda Caiello, di
Divertimento Esemble, illustra la partitura ed esegue la sequenza di Berio al museo del 900 di Milano, nel decennale della scomparsa dell' autore (1925 - 2003)